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  • Silvia Camporeale

Paraschizzi in cucina

Idee e consigli per proteggere le pareti senza tralasciare il design



Una volta scelto il modello della cucina ed il top abbinato, dobbiamo capire quale soluzione adottare per proteggere il muro dietro le zone operative.


Funzionalità e estetica sapientemente combinate

Il paraschizzi infatti, una volta scelto semplicemente per evitare che il muro dietro la cucina si sporcasse, oggi è diventato una componente chiave nel design di quest'ultima e quindi merita la stessa attenzione che si da per la scelta del piano lavoro, della forma e delle finiture.


Quali rivestimenti

Se sul versante della praticità è consigliabile optare per rivestimenti resistenti e facili da pulire, come le ceramiche in ogni loro forma, su quello decorativo oggi le opzioni sono molteplici e ognuno di noi può trovare quella più in linea con la propria estetica ed i propri desideri. Vale quindi la pena dedicare un pò di tempo anche a questo aspetto, quando si deve progettare una cucina da zero oppure quando vogliamo solo rinnovarla.


La scelta può prevedere la copertura dell'intera superficie del muro, oppure solo di porzioni di esso, come quelle dietro i fuochi e/o il lavello.


Smalti e resine

L'opzione più immediata: uno smalto lavabile, lucido o satinato”

Oggi possiamo trovare in commercio prodotti antibatterici o resistenti all'abrasione. Per dare invece un look più minimal o particolare (data la possibilità di mescolarle con colori e materiali diversi), possiamo far uso della resina o dei rivestimenti effetto cemento.

Un'altra soluzione può essere quella di tinteggiare con una vernice lavagna e magnetica tutta la parete tra i pensili e le basi o solo una o più porzione di essa. Di sicuro effetto scenografico, mal sopporta però gli schizzi di unto.




Pietra e legno

Come per il top, è possibile utilizzare la pietra naturale ed il legno per proteggere la parete della cucina. Il look sarà sicuramente più materico e naturale e ci offrirà molteplici possibilità di scelta. Per evitare il rovinarsi del paraspruzzi, occorrerà sottoporlo a trattamenti per renderlo più resistente, come la verniciatura nel caso del legno.




Il paraschizzi come il top

Nel caso di top in agglomerato di quarzo, o acciaio o laminato o Fenix e quant'altro, è possibile abbinare il paraschizzi dello stesso materiale, a tutta altezza oppure ad altezza di circa 30 cm.




Specchio o vetro

Un pò meno funzionale, ma molto utile soprattutto nel caso del modello Magnetolab, il paraschizzi in vetro e/o a specchio può essere utilizzato per allargare le dimensioni altrimenti contenute di una cucina o per riflettere la luce in un ambiente poco luminoso. E' più difficile da tenere pulito, ma permette di scegliere tra una vastissima gamma di colori.



Piastrelle

Il rivestimento in piastrelle utilizzato come paraschizzi è un grande classico. ed è sicuramente la scelta più diffusa quando si tratta di proteggere la parete della nostra postazione in cucina, grazie al perfetto connubio di igiene e stile. Ma oggi ci si può veramente sbizzarrire nella scelta: forme, geometrie, fantasie e composizioni aprono la strada a infinite possibilità, dalle soluzioni più audaci nella posa ai pattern più classici, come cementine o piastrelle smaltate.



Carta da parati

Questo tipo di paraschizzi non è ancora molto utilizzato. Eppure, oggi anche questo rivestimento fa il suo ingresso in ambienti come bagno (addirittura posato all'interno della doccia) e cucina e grazie a nuove formule impermeabili e resistenti può salvaguardare con successo la parete da umidità e macchie. In alternativa, possiamo optare per una lastra in vetro temperato trasparente a proteggere fantasie e colori del nostro wallpaper.


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